...e come al solito la mia latitanza è sempre imbarazzante... e nonostante TUTTI gli anni mi riprometto di essere un pò più presente, è sempre la solita solfa... vorrei giornate da 48 ore... U.U.
Senza perdermi in ulteriori autocommiserazioni e affini, inizio a presentare il lavoro che sto cercando di portare a termire per il Contest di quest'anno, anche se stavolta (non che le altre volte ho finito in largo anticipo... ) mi ritrovo praticamente a ridosso della scadenza con ancora un pò di roba da fare...
Purtroppo inizio a presentare il WIP del mio progetto solo ora, causa insieme di fattori terrificanti associata alla mia lentezza cronica... e già mi scuso con tutti per la pesantezza di questo thread (...non riesco proprio a postare l'avanzamento dei lavori a dosi umane, e quindi poi si arriva al macigno tutto in una volta.... ).
Vabbè, dopo 'sto preambolo, partiamo con le cose serie:
666 -Diorama- HGUC NZ-666 KSHATRIYA+HGUC D-50C LOTO(Twin set)+HGUC RGZ-95 ReZEL]
L'idea è cercare di rappresentare (ovviamente con tutte le licenze e libere interpretazioni che mi si possano essere concesse) una scena ispirata al primo episodio di Mobile Suit Gundam Unicorn ("Il Giorno dell'Unicorno"), e più precisamente un frame della battaglia che si svolge nella colonia di Industrial 7, tra il Kshatriya, pilotato da Marida Cruz e diverse forze di difesa della colonia, nello specifico i D-50C Loto e un RGZ-95 ReZel, schierate nel tentativo di fermare la sortita del mezzo del gruppo delle Maniche (...Sleeves... e ancora mi domando come possono aver tradotto così alla lettera il nome di questi poveracci di Neo Zeon.... ...).
Il titolo del lavoro "666" fa riferimento al numero di serie del Kshatriya (per l'appunto NZ-666), ma come una mistica cabala, potrei dire che è anche il mio 3° contest, e quest'anno è pure la sesta edizione (3 volte 6... 666... ok, fuori dalla mia psiche, ragazzi! ).
666 è il numero per eccellenza della Bestia, e il Kshatriya ne rappresenta con la sua furia e distruzione che porta nella colonia, un ottimo surrogato. E sicuramente, visto il travaglio di quest'opera che mi sono lanciato a fare, e tutti i santi che ho tirato giù nel frattempo, il mio inferno personale l'ho vissuto ...
Il Diorama quindi sarà ambientato in uno scorcio di colonia, dove lo scontro tra il Kshatriya e il ReZel ha il suo culmine, mentre alcuni mezzi dell'ECOAS cercano di intervenire per fermare il nemico, ma ahimè si trovano sopraffatti dalla potenza offensiva del mezzo e soprattutto dagli imprevedibili e letali funnel del "Quattro Ali", che mettono a ferro e fuoco la colonia con precisa letalità...
Questo sarà inoltre il mio primo lavoro "serio" fatto ad aerografo, dopo 2 contest in cui mi sono cimentato colorando solo a pennello, quindi già si prevedono grossolani errori dovuti all'inesperienza e alla mia niubbagine sull'attrezzo.
Come tutti le volte cerco sempre di farmi una scaletta per cercare di dare ordine alla mia incasinata esecuzione:
-Una prima fase di montaggio a secco dei protagonisti della scena, per rendermi conto di dove poter intervenire per eventuali piccole modifiche e per valutare gli ingombri sul diorama (rigorosamente 50x50 cm... e mi sarebbe servito almeno il doppio di spazio per andare sul sicuro... ma cerchiamo di rispettare gli standard del GBWC, e limitiamo l'effetto "4 elefanti sulla 500...2 davanti e 2 dietro"....);
-Una seconda fase di modifiche, soprattutto con plasticard, e panel line custom (così dò un senso alla Cameo della moglie e ai ceselli della BMC (che sto ancora finendo di pagare... e no, puoi avere i migliori ceselli del mondo, ma se sei una capra, sempre panel tipo pupù vengono... e ogni auto riferimento è voluto );
-Terza Fase di colorazione, quest'anno mediante aerografo "for the very first time" ma non rinuncio ai miei fidati pennelli per particolareggiare alcuni elementi. Mi sono attenuto principalmente allo schema di colore classico dei mezzi, senza rivoluzionare più di tanto la scelta cromatica se non nei toni e nelle sfumature, cercando di applicare una leggera modulazione del colore, per evitare l'effetto "finto" dei soggetti;
-Quarta fase: Panel line per capillarità, usando anche diverse tonalità per meglio risaltare le zone, applicazione water decal del buon Samuel, invecchiamento (dove ovviamente mi faccio sempre prendere la mano) e usura mirata e contestualizzata, valutando per la mia criticabile logica seguendo l'equazione: D-50C Loto > NZ-666 Kshatriya > RGZ-95 ReZel dove i Loto sono quelli che dimostrano più i segni dello sporco e dell' usura, seguiti dal Kshatriya che comunque lo vedo già sfruttato nelle battaglie e nei combattimenti nello spazio, (e che comunque per entrare nella colonia di Industrial 7 in un po' di bordello ci è passato e poi le "Maniche" non stanno mica a tanto a lucidare la carrozzeria ) e a seguire il ReZel invece si dimostra meno "vissuto" perchè lo vedo come il classico mezzo lindo e sempre in ordine dell'areonautica, e nel caso in questione utilizzato forse per la prima volta perchè comunque schierato a difesa di una colonia "civile".
[Tutto questo per autoconvincermi di giustificare le mie incongruenze.... -.-];
-Quinta fase: ricomposizione del tutto ed eventuali modifiche "albero di Natale";
-Ultima fase: costruzione del diorama vero e proprio.
Per le fasi da 2 a 5 sono fatte per ogni singolo modello (già mi incasino abbastanza, figurarsi se non le faccio per ogni singolo modello ogni volta... )
Considerando che oggi, 20 Agosto 2017, ho giusto finito la fase 5.... direi che non c'è da preoccuparsi...
Beh, ciancio alle bande e si comincia con.....
D-50C LOTO (twin set)
Fase 1:
Iniziamo con il solito bagno di sgrassatura degli Sprue, prima di iniziare il vero e proprio snapfit.
Anche questa sezione presenta i finti cingoli e un sistema di rotazione particolare (che ci ho messo mezz'ora a capire come bisognava muovere il tutto, ma si sa, io sono tordo ), e forse qui è il punto più delicato del modello: il perno che deve scorrere in un incavo e roteare nel corpo, e al contempo può essere soggetto ad un leggero sforzo nella rotazione dei cingoli mi dà l'idea che sia un po' delicatuccio, e il rischio di spezzarlo è abbastanza elevato...
il kit dà a disposizione la possibilità di utilizzare diversi armamenti, e diverse combinazioni di queste. Oltre alle sopracitate Beam Burner e ai Missile Container, ci viene offerta la possibilità di montare (tramite dei peg al fianco della testa) un paio di Long Cannon da 200mm o un Mega Machine Cannon a 4 canne, e sulle spalle, previa rimozione di un innesto,
una Macchine Cannon (che sembra la classica mitragliatrice dei carri armati) e uno scanner/radar.
Le modifiche ai modelli sono state minime. Ho escluso l'aggiunta di panel line visto la presenza già abbastanza decisa su tutto il modello di base, e mi sono concentrato solo sull'aggiunta di particolari in plasticard per dare maggior volume e rilievo alle superfici.
Una prima aggiunta è stata quella di fornire i mezzi di un antenna, fabbricata scaldando con un phon un pezzo di sprue di ABS, fino ad ottenere un filamento con una base un pò più larga: nella mia idea il Loto, con la sua peculiare caratteristica di trasporto truppe, può essere utilizzato anche come sistema di comando mobile, e quindi volevo maggiormente evidenziare questo suo aspetto.
L'altra modifica un po' più marcata è la creazione del portello sul retro del Loto (ATV), che consente lo spiegamento dei soldati. Ho praticamente rimosso la sezione e creato sempre con il plasticard da 0,50 mm una sorta di portellone aperto in 2 sezioni.
(Mi venga scusato un pò la magagna di queste foto, ma ho provveduto poi a rifinire un pò meglio il foro)
Dopo aver mascherato perni, incastri e parti sensibili, ho dato il primer su tutti i singoli pezzi. Ho utilizzato i primer della Ammo of Mig, nello specificifico nelle tonalità Grey per la maggior parte dei pezzi, quello Black per armi e altre parti che verranno colorate con tonalità scure o metalliche, e infine il Track Primer (che alla fine è di una tonalità marrone/rossiccio per i cingoli. I primer sono stati tesi in 2 passate: una inizialmente più leggera (per rompere la tensione superficiale) e una leggermente più carica per uniformare tutte le superfici. Rapporto di diluizione con il proprio thinner di 10 a 1,5 (uso per comodità la triste unità di misura "goccia" e dati con duse da 0.38 (che comunque ho utilizzato per tutto il lavoro, visto che provando precedentemente quello più piccolo da 0.25 tende a intasarsi un po' più spesso con i colori acrilici che uso (Ammo of Mig e Vallejo Model Air, fondamentalmente), e con una pressione di circa 1.40 bar.
Primo vantaggio del primer ad aerografo: consumo ridotto del colore e miglior gestione della stesura. Tutti i miei lavori precedenti sono stati primerizzati a bomboletta, e sicuramente il consumo era effettivamente elevato, con l'ulteriore problema del rischio di caricare un po' troppo i pezzi. Il primer della Ammo of Mig si stende in maniera più che buona, non mi ha dato particolari problemi di agglomerazione sull'ago, forse anche per la consistenza (ulteriormente resa fluida con il diluente) pressochè pronta all'uso.
Sempre dando 2 passate, una velata e una leggermente più carica, il risultato finale è abbastanza piacevole, dando un effetto leggermente satinato ma uniforme e soprattutto LEGGERO: altro piccolo vantaggio dell'aerografo. Uniforme, niente segni di striature del pennello. Praticamente un altro mondo. Scusatemi per queste ovvie considerazioni, ma per me è tutto nuovo
Per il colore della armatura principale ho prima provato a creare delle zone schiarendo il tono principale Gelboliv con del Matt White, e a seguire sfumando leggermente con del Green Khaki, soprattutto nelle zone in cui è più plausibile dove possa "battere" la luce
Ho utilizzato diverse tonalità in base a dove sono collocate le pannellature, per cercare di differenziare maggiormente le stesse. Per la precisione mi sono servito dei prodotti specifici della Ammo of Mig (un Neutral Brown per le parti della corazzatura e un Orange Brown per le parti più chiare) e della Ak Interactive (Brown & Green Camoufage).
Ringrazio tutti per l'attenzione e mi scuso ancora e come sempre per il nubifragio semantico... chi arriva fin qui merita tutta la mia ammirazione...
Alla prossima!
Un abbraccio,
GiGi