INTERVISTA A LUCA VINCITORE DEL GUNDAM CONTEST AD EUROMA 2012

GUNDAM CONTEST
EUROMA 2012 
INTERVISTA A LU87

Il vincitore del primo premio della categoria Fantasy, sezione Gundam, di  questa edizione di Euroma ci ha rilasciato una lunga ed esaustiva intervista che vi riportiamo per intero su questo post.

Buona lettura…

Ciao Luca e’ un piacere averti qui con
noi
Iniziamo subito subito ok?
Prontissimo!!!
Come hai conosciuto i Model kit della
bandai?
Il primo gunpla me
lo comprò mio padre circa 11 anni fa. Conoscevo già Gundam perchè
in quel periodo trasmettevano su italia 1 Gundam Wing e nella mia
memoria ricordavo vagamente alcuni episodi della prima serie visti
anni prima che mi colpirono molto.
Nel tragitto che
facevo tutti i giorni per andare dopo scuola a casa di mia nonna
passavo davanti la vetrina di una fumetteria al quartiere Africano (quartiere di Roma) dove rimanevo incantato dalle accattivanti foto di copertina di
quelle scatole. Dopo i primi due kit che furono rispettivamente un
Gundam Ez8 Hg e un Hi zack HgUC, che ancora oggi possiedo, purtroppo
la fumetteria chiuse e non riuscii più a trovare negozi che ne
vendevano. A quei tempi Internet non sapevo nemmeno cosa fosse e
probabilmente non sarebbe nemmeno stato facile trovare informazioni,
così il mio interesse si spostò verso i carri armati Tamiya della
seconda guerra mondiale. Fu un bel divertimento perchè iniziavo
veramente a sperimentare colori e tecniche e ad approcciarmi con
occhi diversi a questo hobby che era iniziato per gioco; facevo
tutto interamente a pennello e questo mi ha aiutato tutt’oggi nei
miei lavori gundamici.
E’ tanto che ti sei appassionato ai
gunpla?
Da 11 anni fa a
oggi la passione non era mai scomparsa, sentivo che una vocina dentro
di me prima o poi sarebbe uscita fuori dicendomi: “Luca ma…????
quei bei robottoni tanto fighi che costruivi da piccolino che fine
hanno fatto? Esistono ancora?”
Ecco quella
vocina due anni fa mi spinse ad informarmi un pochino ogni giorno di
più e vedevo che il modellismo statico, che avevo tralasciato da
parecchi anni per seguire altri hobby , era andato molto avanti e di
kit Bandai ce n’erano a bizeffe, uno più bello dell’altro. Cosi,
come un bimbo che ritrova il suo amato soldatino sperduto, ritrovai
tutta la passione e la voglia che ho sempre avuto per questo hobby e
capii che era arrivato il momento di ritirare fuori le attrezzature.
L’anno scorso ti sei classificato terzo
ad Euroma , quest anno primo, pensi che la tua tecnica sia migliorata
, su cosa hai lavorato?
——Per la
precisone mi classificai primo assieme a Domenico Febbo nella
categoria fantasy che comprendeva : gundam, astronavi , veicoli e
mecha . Mentre il terzo posto fu il premio speciale nella cat.
Fantasy . 😉
Senz’altro!!! ho
sicuramente preso più consapevolezza di quello che faccio. Adesso
quando maneggio il mio aerografo sono piu sicuro e molte tecniche
che prima vedevo fuori dalla mia portata le affronto con una
discreta sicurezza. Sicuramente come in tutti i lavori manuali più
si sta con le mani sul pezzo e più si diventa bravi e questa è un
po’ la mia filosofia. Sono una persona pignola, precisa e molto
paziente. Quando affronto un nuovo progetto cerco di sperimentare
cose nuove anche perchè girando in rete si vedono tanti di quei
capolavori da cui prendere spunto e idee chi mi fanno fantasticare
non poco.
Anche l’anno scorso hai portato un rg
1/144 , cosa ti piace di questa serie e cosa no e perche hai scelto
proprio lo zaku di char?
Trovo la serie RG
la più rivoluzionaria che abbiano fatto fin ora in casa Bandai:
riuscire a concentrare in 14 cm tutto quel popò di robbà è una
cosa pazzesca!!!
Quando comprai
l’anno scorso il primo kit RG rimasi di stucco a vedere il frame già
composto ricco di snodi e meccanismi a dir poco perfetti; per non
parlare del gran numero di pannellature e parti che compongono le
corazze. Penso che con questa mossa la Bandai abbia fatto veramente
centro. Lo zaku di Char è un simbolo, come l’ rx78 di Amuro. Lo
trovo un modello affascinante e oggi mi chiedo ancora perchè non me
lo fossi preso prima!!!
Se potessi pilotare un ms quale
sceglieresti?
Piloterei senza
dubbio il Gundam Exia, adoro la sua mobilità e poi è anche
guardando la serie di Gundam 00 che due anni fa è ritornata questa
passione, quindi mi ci sono proprio affezionato. Non sarebbe male un
bell’ Exia in versione RG no?
Tornando al modellismo qual’e la tua
tecnica?come procedi? E quali sono i colori che preferisci?
I colori che sto
utilizzando di più in questo momento sono gli acrilici Tamiya; mi
sono trovato comunque molto bene anche con i Vallejio model Air.
Unica pecca di questi ultimi è che il colore è molto delicato e un
po’ di paura di graffiare i pezzi, sopratutto nella fase di
montaggio, ce n’è, perciò preferisco i Tamiya che sono un po’ più
resistenti.
Con questa
domanda però mi avete messo un pallino in testa!! credo che nel mio
prossimo lavoro tornerò sulla linea Vallejio per riprovare… 😀
Per quanto
riguarda la mia tecnica cerco di ottenere il pezzo più pulito ed
ordinato possibile con l’idea di donare al modellino finito un
aspetto che sia quasi realistico e questa cosa la rendo possibile
giocando con tecniche di verniciatura e weathering. Questo è per ora
lo stile che mi rispecchia di più.
Per entrare più
nello specifico do grande importanza alla pulizia della plastica,
quindi la fase di pulizia dei pezzi in eccesso dalle sprue; alle
stuccature, alla rimozione di segni di giunzione della plastica e
quando tutto sarà perfetto faccio un bel lavaggio in acqua e sapone
per togliere ogni residuo di polvere.
Altra fase
fondamentale è il passaggio su ogni pezzo della vernice primer con
la quale oltre ad ottere la giusta superfice aggrappante per i colori
successivi, aiuta molto ad individuare piccoli errori di stuccatura.
Abbandonato il grezzo Tamiya in bomboletta, da un po’ di tempo mi
sono innamorato del Mr.Surfacer 1200 della Gunze ( da dare ad
aerografo) cn il quale riesco ad ottenere una superficie liscia e
pulita.
Altra fase che mi
entusiasma molto è il preshadig: fondamentale per dare profondità
ai pezzi. Per questa a seconda del colore che lo andrà a coprire
utilizzo le tonalità che vanno dal grigio al nero. E’ molto
importante che un preshading sia fatto bene, sia preciso, pulito, non
eccessivo e prenda tutte le parti che devono essere evidenziate. Vedo
in rete molti modelli finiti con un preshading a vista molto pesante
. Bè
sicuramente può fare scena!! ti vien da pensare…cavolo quello è
un mostro!!bravissimo!!!Ma a me non da emozione perchè non
è realistico… ecco credo che al contrario la bravura di un
modellista sia quella di celare, nascondere dentro il proprio
modellino le tecniche da lui utilizzate e lasciare allo spettatore
solo lo spazio per immaginare che quel modellino possa prender vita
da un momento all’altro.
Chiusa questa
parentesi poetica, per la verniciatura mi regolo utilizzando la
tonalità di cui ho bisogno per poi sfumarla e schiarirla nei punti
luce.
Successivamente
do una mano di trasparente lucido Tamiya, e inizio il lungo lavoro di
intaglio delle water decal. Sono un fanatico di tutte quelle
minuscole scrittine. Trovo che danno al gunpla un livello di
realisticità molto alto perciò da bravo maniaco della perfezione,
una ad una le ritaglio con un cutter per lasciare meno avanzo
possibile, se riesco non ne lascio proprio!!Per il posizionamento mi
aiuto con cotton fioc e un prodotto della Mr.Hobby che si chiama Mr.
Mark Softer che serve ad ammorbidirle e a farle aderire meglio alla
superficie.
Finito ciò do
un’altra mano di trasparente lucido per livellare le decal alla
superficie e poi un’ultima mano di trasparente opaco Model master.
Per finire con i
pigmenti Mig metto in risalto panel line e dettagli. Per
l’invecchiamento e l’usura utilizzo l’aerografo per simulare fumo e
sporco mentre per l’effetto dell’usura faccio un leggero dry brush
sulle parti che possono essere più a rischio.
Grossomodo oggi
il mio metodo è questo. Spero di essere stato più chiaro possibile
🙂
Hai avuto un master oppure ti sei
ispirato a qualche modellista ?
Da quando ho
iniziato due anni fa credo di aver sperimentato tutti i modi di
verniciare un gunpla: dal pennello, alle bombolette, fino
all’aerografo. Ed è con l’acquisto dell’aerografo che decisi di
prendere una lezione su come si utilizzava da un modellista del
gruppo Alfamodel do Roma.
Da quella lezione
in poi sono stato autodidatta, ho seguito tutorial in internet, i
consigli degli amici di Gundam Core e di un caro amico che anche voi
so che conoscete che è “aor_or_die”.
Qual e il tuo prossimo lavoro?
Per il prossimo
lavoro posso dirvi che c’è di mezzo un altro zaku e una grossa
esplosione. Altro non so dirvi perchè è tutto ancora in fase di
progettazione.
Luca puoi dare dei consigli su come si
realizza un buon lavoro come il tuo?
Quello che mi
sento di dire è che si deve lavorare a piccoli passi senza voler
strafare da subito; fissarsi dei piccoli obbiettivi per poi
migliorarsi pian piano. Siate pazienti, precisi e sopratutto curiosi
di imparare. La rete è piena di modellisti esperti che ci propongono
i loro capolavori…perciò rubate con gli occhi!!!!
Grazie del tempo che ci hai dedicato e
ricordati, si scrive gunpla ma si dice Ganpla perché noi  parliamo giapponese :-)!!
grazie a voi
ragazzi per questo spazio che mi avere concesso!!!
Si si Ganpla!!!
credo che non me lo scorderò mai XD
Share

3 thoughts on “INTERVISTA A LUCA VINCITORE DEL GUNDAM CONTEST AD EUROMA 2012

  1. Ciccio1-P8

    Complimenti Luca! L'impeccabilita' del tuo bel modello e' stata pienamente suffragata dalla tua attenta e precisa descrizione della tua personale tecnica di lavoro. Essere cosi' attento e preciso nelle tue realizzazioni non puo' che portarti a degli ottimi risultati! Mi aspetto altre cose belle!! -_^
    Ciccio

    1. admin Post author

      ^_^ Grazie Ciccio, ne approfitto per fare i complimenti anche a te per il diorama "Frame of war" e i tuoi precedenti lavori…sono eccezionali!! 😀
      Luca

Comments are closed.